ALICE – M’incazzo leggendo quanta gente è così tarata e inutile da non capire che un animale ha fame, sete, amore, dolore, ed è vivo quanto un uomo.
TOMMY – Intanto mangiamo carne…
ALICE – Io trovo ancora più aberrante tenere prigioneri e maltrattare animali senza altro scopo che il proprio sadico spasso, piuttosto che mangiarli.
TOMMY – Perché, se lo scopo è mangiarli la prigionia è meno dura per l’animale?
ALICE – No affatto. Però sono convinta che il problema degli allevamenti non possa essere affrontato se prima non abbiamo la sensibilità di capire il valore della vita. Insomma, se siamo capaci di fare del male gratuito e più o meno inconsapevolmente a un animale senza trarne alcun profitto, non possiamo nemmeno pensare poter di affrontare la questione in termini più ampi. Ci manca l’abc, e dobbiamo iniziare da quello. Iniziare col comportarci ‘bene’ quando non costa niente mi sembra un buon modo di iniziare a trattare il tema.
TOMMY – Mi sembra un’impostazione troppo lieve. Il fine non giustifica i mezzi. Se uno è contro il maltrattamento degli animali, lo è a prescindere. Mettiamola così: un mondo dove si maltrattino animali non per divertimento ma solo per ricavarne cibo, sarebbe più “morale”?
ALICE – Mettiamola così: se tu non sei in grado di capire che fai del male al tuo cane tenendolo legato o rinchiuso, se tu non sei in grado di capire che il tuo cane è vivo e soffre e sente come te, come mai ti può sfiorare l’idea o lo scrupolo per gli allevamenti?
TOMMY – Ne deduco allora che tu e tutti gli altri che sono contrari al maltrattamento degli animali siete vegani, avendo capito che un animale è un essere che prova sofferenza.
ALICE – Non bisogna essere vegetariani o addirittura vegani (che sono due argomenti che meritano ampie discussioni a parte) per incazzarsi dei maltrattamenti gratuiti e della stupidità umana. Il mio discorso sta alla base ed è fondamentale per successive maturazioni personali. Se non si parte da questo non si maturerà mai una sensibilità ad ‘alti’ livelli.
TOMMY – Minchia – anzi: mincia – Alice: tu, TU l’hai maturata ‘sta sensibilità? Tu che non maltratti i gattini e le cagnette, riesci a non procurare dolore – indirettamente, ma per procura – a vitellini, maialetti e pulcini?
ALICE – Ma tipo che se TU non hai il pedegree del tuo interlocutore non riesci a valutare il peso schitto di un discorso? Adesso io ti dico che sono vegetariana, anzi meglio ancora, vegana, e allora quello che dico diventa magicamente degno di nota.
TOMMY – Alice, senza valutare il “pedigree” dell’interlocutore potrei accettare anche i discorsi del Papa alla FAO…
(continua…)