(Sala d’attesa. Mezza dozzina d’umanità variegata attende impaziente il proprio turno, silente. Entra un ragazzo, venditore ambulante di probabili origini pakistane, e comincia a mostrare la propria merce, con garbo: collane, bracciali, pashmine ecc. Dopo cinque minuti di generale indifferenza – condita da insofferenti dinieghi – l’infaticabile mercante raccoglie il fardello, saluta e se ne va).
Z — Tutta colpa del governo…
A — (Un altro anarchico?).
Z — …che li fa entrare.
A — Ah, ecco.
Z — Vengono qua…
A — Guarda che anche ‘noi’ – noi accomunati dalla cittadinanza italiana – stiamo emigrando tuttora. E saremo costretti a farlo sempre più in futuro, visto l’andazzo.
Z — …e ci tolgono il lavoro.
A — Venditore ambulante di collanine anche tu?
Z — Questi non tanto, ma i negri!
A — Sono più brutti e più sporchi, vero? Sarà per la terra da cui vengono…
Z — E peggio ancora i rumeni!
A — Le rumene però…
Z — Ogni mattina, quando vado al lavoro, quelli sono buttati per strada a bere vino! Coi nostri soldi!
A — A parte il fatto che sono i loro soldi. Ma dimmi: ti preoccupano più quei poveracci col loro cartone di vino e non Berlusconi che davvero coi tuoi soldi si compra chili e chili di coca?
X — Berlusconi… Allora D’Alema?!
A — (D’Alema? Esiste ancora?). Berlusconi giusto per nominare il più fetente potente. Comunque il discorso è che a preoccuparvi tanto sono questi sciagurati che stanno in fondo alla società, e non quelli che stanno in cima…
Y — Mi scusino se m’intrometto, ma del pesce puzza sia la testa che la coda.
A — (Puzza il pesce intero…). La testa però è la parte più pericolosa. Invece qua la paura più grande è che un albanese ti apra la macchina per fregarti l’autoradio, e non il fatto che se non paghi il bollo – che ogni anno costa ben più di un’autoradio – lo Stato ti fotte la macchina intera.
Z — Le tasse si devono pagare…
A — Certo, ma non perché è bello e giusto pagarle: perché è brutto e pericoloso non pagarle.
Z — Ma questi ci campano, con le nostre tasse!
A — E come?
Z — Ad esempio, mio fratello è rimasto senza lavoro ed è andato a chiedere il sussidio di disoccupazione: gli danno solo 300 €…
A — Ah: ecco uno che campa di suo!
Z — Questi invece vanno alla Questura e gli danno vitto e alloggio!
A — Dici gli immigrati?
Z — Certo!
A — Bene! Quand’è così, credo che la cosa più conveniente da fare, per noi, sia espatriare, rinunciare alla cittadinanza italiana e poi tornare qua come clandestini! Vitto e alloggio garantiti: una pacchia!